COS’È IL LINFEDEMA?

Il linfedema è una patologia dovuta all’accumulo di liquidi nei tessuti, causato da un cattivo funzionamento del sistema linfatico.
Quest’ultimo ha la funzione di proteggere l’organismo dagli agenti esterni, come batteri e virus: attraverso i suoi piccoli vasi, infatti, vengono recuperati e drenati i fluidi non riassorbiti dalla circolazione capillare.
Se si interrompe questo processo, ecco allora che può comparire un gonfiore anomalo e, manifestarsi appunto, il Linfedema.

Esistono due tipologie di Linfedema

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Il Linfedema primario, che è stato inserito tra le patologie rare riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale: è, causato da una disfunzione del sistema linfatico, e può avere base genetica.

Il Linfedema secondario, è la forma più diffusa e si manifesta come conseguenza di un danno diretto al sistema linfatico.

Quali possono essere, quindi, le cause che possono favorire l’insorgenza del Linfedema secondario?

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La chirurgia tumorale, con l’asportazione appunto delle ghiandole linfatiche.

La radioterapia, che spesso determina la formazione di tessuto fibroso, che va a ostacolare la circolazione della linfa.

L’invasione, da parte delle cellule tumorali, delle stazioni linfonodali, che causa un accumulo di linfa.

La presenza di un tumore in prossimità di un vaso linfatico che, comprimendo quest’ultimo, causa un’ostruzione e impedisce l’azione dei linfonodi.

Nonostante gli studi e le tecniche sempre meno invasive, l’incidenza del Linfedema post tumorale rimane su livelli piuttosto elevati.

Qualche luogo comune da sfatare?

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Il Linfedema può colpire anche gli uomini che hanno subito interventi per neoplasie della vescica, della prostata o cutanee.

Nelle donne il Linfedema può comparire in seguito all’asportazione di linfonodi inguinali, pelvici e addominali. Il tumore al seno è una delle condizioni di partenza possibili, ma non l’unica.

L’esordio del Linfedema può esserci a distanza di tempo dall’intervento chirurgico: nel primo anno, soprattutto per gli arti inferiori, ma anche nel corso dei primi cinque anni, come spesso accade per gli arti superiori.

Se hai notato un gonfiore persistente, parlane subito con il tuo medico. È la cosa più giusta e importante che tu possa fare.

 

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